venerdì 30 marzo 2012

Quando l'Italia ha perso l'onore!

"Non esistono partiti politici,

esistono persone all'interno di partiti"

Abbiamo visto il passare di simboli, di scudi, di bandiere, di movimenti... ma i personaggi erano sempre gli stessi. 
Abbiamo visto speciali dove si mangia, si ruba e si danna e poi i personaggi son sempre gli stessi.
Cambierà qualcosa? Boh... se facciamo un passo indietro notiamo che nulla è cambiato, che la gente s'incazza sempre di più e che, purtroppo, la politica comune ha solo i giorni contati.
Le prossime votazioni? ahahahah si paventa anche l'idea che saranno rimandate, dopo quel casino che sta succedendo in politica... rimandate a data da destinarsi.
Essì perchè sto benedetto Monti... sta facendo ciò che i partito dovevano fare, ma per loro era solo sconveniente... chi avrebbe rivotato questo o quello... boh.
Il fatto è che di spese, comunque, non se ne sono tagliate, di posti non ne hanno abbandonati e, grandi quelli della zanzare su radio 24 (ve lo consiglio) che ogni tanto... con la proffessionalità esperta propria della zanzarina... si avvicinano al politico di turno e tra risa e sberleffi gli ronzano attorno finchè il "povero" non è costretto a far vedere la parte più bella di sè: Quella che evidentemente in una buona scuola di politica non insegnano e... sbottando... fa capire che da quel posto, da quella poltrona... mai se ne andrà! 
Col mio lavoro di scrittore ho letto parecchie cose e ... brutto a dirsi ma la prima parte di Mein Kampf di Adolf Hitler dice, sinteticamente, che i politici si affacciano al popolo prima delle elezioni... costituiscono associazioni o strutture che studiano il territorio e, in base al malanno promettono e propongono illudendo il popolo stesso che comunque abbagliato da quelle figure... li votano mandandoli al potere. Ebbene, continua "lui", una volta eletti questi passano in parlamento a firmare la presenza (il libro ovviamente è datato 1920 o giù di lì) e poi, passano gli anni senza far nulla, pensando solo al personale...All'arrivo dei quattro anni, in prossimità dell'anno delle votazioni.... si ripresentano al popolo oramai ridotto alla fame e dicono che son proprio duri quelli all'interno del palazzo del potere e che ci hanno messo tanto di quel tempo e lavoro e che la seconda legislazione, se li avessero votati sarebbe stata quella che avrebbe portato le migliorìe. Ebbene, prosegue l'autore, questi riformano quei congressi e associazioni che devono tastare il territorio, vedono quali sono i problemi e con la faccia tosta di sempre... ripropongono, modificandoli, programmi elettorali che mai porteranno alla fine, ma son talmente grandi e bravi interlocutori che ottengono, magari con qualche scaramuccia tra le parti... ancora il voto e salgono e ripetono la stessa storia fregandosene a pieno del popolo e della povera gente.
Ebbene, questo accadde nel 1920-24... ebbene... nel momento in cui la gente era stanca e notava (come noi oggi grazie alla radio ed alla televisione) che questi politici non ci appartengono più... ecco che basta poco affinchè il popolo venga trascinato da qualcuno...

riflettete gente... riflettete....

giovedì 15 marzo 2012

L'uomo di Citerna


A volte la solitudine ti porta a pensare di farla finita, poi ti basta poco, un sorriso, una pacca sulle spalle e scopri che il mondo è completamente diverso
Sta per uscire un libro, "L'uomo di Citerna", in fase di correzione, arricchito di immagini storiche e moderne di quei luoghi che hanno reso possibile la stesura di questo romanzo/diario completamente differente dai miei precedenti lavori.
Citerna, il confine tra Umbria e Toscana, le valli, i luoghi ed i personaggi che fanno vivere emozioni forti, pure, semplici e nello stesso tempo particolari... mi hanno permesso di ambientare questa storia che, secondo chi l'ha letta, ha un qualcosa di profondo, di vero, di... naturale.
"L'uomo di Citerna" nasce come qualsiasi altro mio romanzo da un semplicissimo sogno, una visione che naturalmente appare nella mia testa e che mi porta per intere notti a viaggiare nel personaggio protagonista. Un sogno, un film, una sequenza di immagini, di emozioni, di sensazioni che vengono accentuate dall'essere in una situazione... di sonno profondo dove tutto appare in maniera lucida ed estremamente veritiera.


Incubi nella notte che si trasformano in racconto
A volte incubi, a volte sesso, a volte semplici sentimenti... sono solo belle storie per me,una parte di me, storie ricche di tempo, di immagini e di emozioni che poi cerco di trasportare sulla carta.
"L'uomo di Citerna" nasce in questo modo, poi pian piano che procedo nello scrivere vedo che tutto si compone, che il puzzle della storia si sistema automaticamente da solo e, in men che non si dica ecco che la vicenda si plasma, con le sue situazioni, con i suoi perchè, con i suoi amori e anche con i suoi omicidi.
Eggià, perchè ci sono anche questi, gli omicidi, ma stavolta non abbiamo un thriller, non abbiamo un horror o un giallo, non abbiamo a che fare col paranormale, ma abbiamo una semplice persona, un uomo, i sentimenti, la mente, l'anima, le passioni, i ricordi di un uomo che vede improvvisamente cambiata la propria vita.
E sarà la vita di quest'uomo a portare il lettore a seguire ogni passo dei suoi cambiamenti, grazie al suo diario, scritto anni dopo, e grazie a ciò che lo stesso protagonista vive, assapora, studia e costruisce in questo angolo di Paradiso.


Rimanere in silenzio a sentire l'acqua scendere lenta sulle vecchie pietre medievali
Citerna, angolo di Paradiso, dicevo e, infatti, ne sono pienamente convinto e solo chi ha avuto la possibilità di visitare quei luoghi, da Anghiari a Citerna, a Monterchi e passando per il Castello di Sorci, può semplicemente concordare con me... che quello è ancora un vero angolo di Paradiso.
Devo ammettere che l'ambientazione è stata complicata, in fondo i miei sogni sono ambientati in luoghi immaginari e l'idea di trasportarli in luoghi reali era elettrizzante ma nello stesso tempo estremamente difficile. Eppure questo romanzo si prestava, si prestava il personaggio e si prestava anche la storia atta a sottolineare la labile e sottile linea che ci separa dalla pazzia, dalla depressione e che separa lo sfruttamento del territorio dalla tutela dello stesso.
Anche in questo caso, comunque, una tinta di giallo non manca e... seguendo i passi del protagonista andremo assieme a scoprire luoghi inantati, camminamenti medievali, pozzi per la raccolta acqua e tanto altro che solo un lettore attento può scovare prima di buttarsi nella realtà dei luoghi.
Citerna, Fighille, Pistrino... i boschi e poi Sorci, i campi, le case, la vecchia ferrovia... luoghi incantevoli, da vedere almeno una volta nella vita e, soprattutto, da gustare nelle serate di festa o nei momenti di quiete dove il cielo appare nero, pulito, luminoso... con tutte quelle stelle che porteranno sicuramente ogni persona che ci andrà a riflettere !


Forse è veramente inutile correre...  
il destino, prima o poi, si presenta col conto!
La base del romanzo è questa; il conto da pagare prima o poi nella nostra vita e, quel giorno non ci saranno sconti per nessuno, non ci saranno agevolazioni o truffe, non ci sarà nulla di nulla, ci sarà solo quel conto da pagare e tutto il passato ci piomberà addosso.
"L'uomo di Citerna" ha dovuto fare i conti col proprio passato, ritrovandosi solitario in questa splendida cornice ad affrontare i rimorsi, i pensieri, l'ansia.
Vive la sua vita, semplice eppur disperata, consapevole che ciò che gli è capitato si presenterà in forma anonima alla sua porta e lui stesso sarà costretto a togliere dal portafogli quella moneta che non ha corso legale: la propria anima ed i propri rimorsi.
Un viaggio nella mente di un uomo, nel percorso obbligato che una situazione lo ha portato a vivere quella vita, poi il denaro, il ricordo, l'ansia e la depressione.

"L'uomo di Citerna".... prossimamente nelle migliori librerie o... direttamente visitando Citerna da Maggio 2012.

per maggiori informazioni e prenotazione volume con dedica:
info@edizioniacar.it

martedì 13 marzo 2012

Dagli amici mi guardi Dio... che dai nemici mi guardo io !

Dagli amici mi guardi Dio...
che dai nemici mi guardo io !

Mai frase più giusta fu detta... ma non sempre è così!
Esistono diversi tipi di persone e di conseguenza diversi tipi di amici. Come si fa però a vedere quelli buoni da quelli falsi? Questo è il vero dilemma.
Col mio lavoro da scrittore posso dire che il 90% delle persone che ho conosciuto erano veramente pessime, finti amici, avvoltoi che attendevano il momento buono per straziare le tue membra... eppure il 10% della rimanenza è quello vero che fa la differenza.
E chi sono questi avvoltoi? Nel mio caso (e in diversi casi di persone che fanno il mio lavoro) sono esseri veramente inutili alla società che si approfittano delle situazioni e dell'onda alta per poter poi approfittarsene e "mangiare" qualcosa.
Ne ho conosciuti di finti amici, il vero problema è che non ti puoi sempre rendere conto di tutto e stare attento a tutto e tutti... e quando abbassi la guardia... eccoli che stupidamente vengono allo scoperto e ti azzannano.
Ho speso molti soldi per questi stupidi esseri, o meglio, ho perso molti soldi per questi inutili essere... soldi che hanno mangiato, divorato, annaspando sull'onda del successo, conoscendo quelle persone che io stesso facevo conoscere... per via del lavoro e che, con sotterfugi strani sono riusciti ad avvicinare.
Vabbè pazienza... essendo scrittore anche di poesie... poeticamente posso dire "Vaffanculo" a questi esseri e tenermi con cura quel 10% di persone che non voglion nulla, che sorridono, bevono e gioiscono per i successi altrui e che dispiaciuti sospirano per le disgrazie...
Questi sono amici fraterni, questi sono quel famoso tesoro da tenere con cura...

Chi trova un amico trova un tesoro
Ma il vero problema è il contrario... quando trovi un tesoro che i finti amici si fan trovare e... te lo dilapidano.. lo sciupano lo divorano... poi nei momenti di difficoltà ti abbandonano al tuo triste destino.
Ahahahahahah sorridiamo in faccia a questi inutili esseri... pieni di invidia e stupidità, ricchi solo di gelosia e finti sorrisi...
Poveri stolti avvoltoi

mi fate pena... con le vostre parole e con i vostri sorrisi.... ahahahahahah poeticamente vi dico che il destino un giorno volterà le carte e farà in modo che il mondo vi veda per quelli che siete!

Con simpatia... io son sempre uguale!
 
 

lunedì 5 marzo 2012

Uno scrittore in fiera... serve!



Lo scrittore è il padre dell'Opera... l'editore è la madre!

Una volta mi han detto questo... e da quel giorno sono passati ben vent'anni. Oggi, dopo una così lunga esperienza nel mondo dei libri non posso che essere pienamente in accordo con questa citazione e, dopo la Fiera di Modena, che si è appena conclusa positivamente... non posso fare altro che confermare.
Bello stand... venti metri di libri, tanti, tantissimi volumi, belle immagini, tante... tantissime immagini, articoli su giornali, come la "Gazzetta di Modena" domenica e... migliaia di vistatori, ma mancava qualcuno all'interno di parecchi stand, mancavano gli autori!


E' un peccato, perchè il 50% dello sforzo promiozionale fatto durante queste rassegne e questi festival, va a farsi benedire se il padre dell'Opera non c'è. Capisco anche che ci siano costi da sostenere, viaggi e trasferte, ma vuoi mettere poi, quando una persona ti guarda, ti sorride e ti dice: "Ho tutti i suoi libri, ha fatto qualcosa di nuovo? Complimenti".
Non si sta allo stand solo a vendere, ma anche a proporre, a promuovere, a raccontare come nasce quella storia, come nasce quel piccolo sogno che poi tutti potranno sfogliare.
Lo dico come scrittore e come editore, lo dico come persona che cerca di coinvolgere il pubblico e lo dico come persona stanca di tanti lamenti, tanti luoghi comuni... cari scrittori... cominciate a fare dei giri nelle fiere e capirete com'è veramente il mondo editoriale italiano.
E' semplice inviare l'opera... magari farsi fregare e poi piangere come coccodrilli... cominciamo a partecipare, poi potremo iniziare a criticare.
In questi anni ho visto cose oscene... certo editori a pagamento o meno, certo, flop di iniziative o meno... ma scherzando un giorno con l'amico Gordiano Lupi (Grande editore e grandissimo scrittore) gli ho detto: "Se ogni persona che vuole pubblicare un libro comprasse un libro... non ci sarebbe la crisi dell'editoria".


Sapete poi cosa c'è di bello in queste fiere? La sera... a cena... parlare con colleghi che si vedono a distanza di mesi... e vedere, confrontarsi... sorridere e studiare proposte... in fondo nel nostro campo... ci si conosce tutti!
E sapete chi si incontra nelle fiere?
Tipografi, grafici, redattori, correttori... e persone che propongono manoscritti.... giustissimo ma... gli autori che hanno pubblicato i libri dove sono? Boh... spariti nel nulla, forse speranzosi che l'Opera, da sola e col solo aiuto dello Spirito Santo Editoriale possa vendere da sola? ahahahahahahahahah
Vabbè... ridiamoci sopra, ma riflettiamo tutti, cari colleghi... pensando che ogni persona che prende il nostro libro... è una persona che può criticarci, amarci o disprezzarci, ma potrebbe essere anche quella persona che consiglia, promuove e ci fa diventare... famosi!

Sapete quanti libri escono in Italia nel periodo di Natale? Ben 180 libri al giorno.... e se non ci facciamo vedere come possiamo pensare di far conoscere la nostra storia?

Una riflessione da parte di uno scrittore... che conosce questo magnifico-bastardo mondo editoriale!