giovedì 29 novembre 2018

Intesa assicurativai... senza Intesa

Capita spesso, forse troppe volte che le assicurazioni ti snobbino proprio nel momento del bisogno e vi racconto quello che è successo a me con questa grande compagnia assicuratrice.
Nel mese di marzo stipulavo una polizza contro gli infortuni, su consiglio di un referente della stessa assicurazione con la garanzia che avrebbe coperto ogni tipo di infortunio.
Col lavoro che faccio sono sempre in giro per l'Italia tra fiere e rassegne e mi son convinto che, con una semplice rata mensile, una copertura non avrebbe fatto assolutamente male.
Ecco che nel mese di maggio, a causa di un temporale improvviso e l'asfalto sdrucciolevole, mentre ricaricavo in auto le scatole dei libri, scivolo e prendo uno strappo che mi costringe, prima a letto per un paio di giorni, poi annullare dei lavori e successivamente "bombardarmi" di pasticche e successivamente punture abbastanza forti e riposo.
Il referente, che lavora in banca mi vede e mi suggerisce di aprire l'infortunio con l'assicurazione... dato che "Cavolo non stai in piedi"... e io, su consiglio... faccio una bella coda dal medico che mi fa una carta in cui specifica il fatto fortuito etc...
Non ve la sto a fare lunga, l'assicurazione apre il caso, mi chiedono altre certificazioni che fornisco, sembra tutto ok, allungo la prescrizione perché non riesco a muovermi e... nel mese di agosto (o fine luglio) mi arriva una bella raccomandata in cui mi dicono che non sono coperto perché l'evento non è "Violento e improvviso".
Violento e improvviso? Temporale improvviso, scivolata su cemento e Voltaren + muscoli per 20 giorni a puntura... cazzolina mica devo perdere un braccio...
Allora rispondo...
due di picche, fino a quando l'altro giorno mi arriva una telefonata dalla referente (che incalzo subito dicendole che neanche si son degnati di rispondere alla raccomandata inviata da me) e mi dice: "Lei è stato troppo onesto, il suo caso non è violento e improvviso"
Allora... troppo onesto significa che bisogna esser disonesti per accedere ai benefici di una assicurazione?
Boh... vi lascio comunque pensare... quello che è certo è che alla fine un bel vaffanculo anche al referente non l'ha tolto nessuno!

lunedì 20 agosto 2018

San Martino di Castrozza... librohotel 2018




Ed eccoci pronti per una nuova avventura letteraria, molto apprezzata negli anni scorsi e che sta riscuotendo un notevole interesse. 
Tutto nacque con gli albergatori (E che hotel ragazzi) negli scorsi anni che volevano donare al loro pubblico un qualcosa di nuovo nelle serate passate in hotel. Da qui nacque questa iniziativa che anche quest'anno ci porterà, assieme ad altri autori della casa editrice a raccontare storie particolari che fanno riflettere, piangere, sorridere... ma soprattutto fanno parte della nostra voglia di sapere.
Da martedì (domani) 21 agosto per una intera settimana a San Martino di Castrozza ci potrete trovare assieme a Roberto Sfingi con tante storie in vari Hotel.
Un progetto, questo, reso possibile grazie all'intervento proprio degli albergatori che supportano la cultura con le letture e con una scontistica riservata agli ospiti. 
L'ingresso nelle strutture è gratuito e serve anche per far conoscere le varie possibilità di soggiorno in questa splendida località montana.
Non mancate, venite a trovarci e scoprite i migliori Hotel di San Martino e ciò che la montagna può offrire, unendo buon cibo alla lettura, una camminata alle favole e la natura alle storie che narreremo in questo percorso.
Venerdì, poi, uno speciale in un bosco fatato... assieme a Maurizio e tutto lo staff di animazione di San Martino di Castrozza 2018.
Vi aspettiamo.








domenica 19 agosto 2018

Ingegneria Civile da Bar

La tragedia del 14 agosto ha colpito tutti... chi in vacanza chi in città e tutti si sono prodigati a dare consigli tecnici da bar escludendo ogni tipo di professionalità.
In questo millennio, in cui i social sono lo strumento ideale per attaccare, nascondersi e lanciare fandonie  giornalistiche improvvisate ecco che tutti, ma proprio tutti, prima di tornare a diventare allenatori di calcio, si inventano professioni ingegneristiche di alto livello.
Le realtà sono differenti... ciò che è successo deve seguire un buon iter della magistratura che, avendo sentito il procuratore capo di Genova, spero non s'affossi in pericolosi percorsi burocratici che negli anni abbiamo conosciuto grazie ad un Paese, il nostro, dove tutto è alla portata di tutti anche in maniera "delinquenziale".
Il ponte è crollato e serve solo una certezza, la certezza che non accada mai più e per questo vanno prese decisioni drastiche che potranno non fare piacere a qualcuno, ma che servono veramente perché quella tragedia d'agosto mai più accada.
Quando i riflettori si saranno spenti, quando tutto verrà dimenticato per un banale altro motivo... ecco, lì deve continuare il pensiero da bar, senza consigli ma con quella certezza che qualcuno stia facendo ancora qualcosa.
Revoca o non revoca delle concessioni? Non siamo noi a doverlo dire ma il governo... che, piaccia o meno, è a capo del popolo italiano e dobbiamo rispettare le decisioni pensando soprattutto che quelle che abbiamo rispettato sino ad ora ci hanno portato a questi livelli.
Un pensiero a quelle povere vittime... trascorrendo anche io ogni giorno la mia vita in auto tra le strade italiane allo sfacelo, piene di buche, con cavalcavia che barcollano e con segnali stradali all'osso... ma non critico e basta, segnalo anche le cose, cerco di far capire... anche a quelli che con la macchina bella e grossa parcheggiano sui posti riservati ai disabili, perché forse, son proprio quelli che poi in questo occasioni attaccano con chiacchiere da bar che a nulla servono.
Partiamo da noi, rispettiamo le regole, cerchiamo di soffermarci un po' di più sul fatto che la fatalità è a volte segno di incuria e che, comunque, certe persone che hanno permesso tutto questo, son quelle che ancora ammiriamo.
Un silenzioso pensiero a Genova nella speranza che qualcosa cambi e... non dimentichiamoci della E45!

mercoledì 1 agosto 2018

Valgrisenche... un Paradiso fuori dal Gran Paradiso!



Siete mai stati a Valgrisenche? Avete mai assaporato il piacere della natura incontaminata? Avete mai gustato il sapore dei cibi di alta montagna?... 
Che aspettate... Valgrisenche è un piccolo borgo arroccato proprio sul finire della vallata; piccole case e una comunità che ha dentro di sé la storia, la passione, la leggenda...
Un grande lago artificiale vi porta poi nel nulla più assoluto dove le marmotte hanno la loro casa e dove cervi, stambecchi, volti... e tantissimi altri animali la fanno da padrona.
Il laboratorio (autentico e operativo) dove si lavora il famoso Drap... con Renza e le ragazze che accolgono i turisti per far assaporare i lavori di un tempo e dove il telaio in legno... antico come le rocce della valle... ancora si muove con la sapienza di sempre e dove la mano della donna aiuta al compimento dell'opera d'arte nata dalla passione e dal duro lavoro.
Valgrisenche è un cimitero particolare... insignito di un articolo sul Corriere della Sera i qualche anno fa... un luogo silenzioso dove la morte ancora fa riflettere, dove il passaggio all'altra dimensione è un qualcosa che rimane inciso sulle piccole finestrelle di ceramica che nulla dimenticano.
Valgrisenche è una comunità che ha subìto la storia... con un vecchio forte, con i tedeschi con la discesa di Annibale... le fontine e la loro stagionatura e poi i solchi nella pelle bruciata dal sole e i sorrisi, tanti sorrisi che ti fanno sentire a casa.
Valgrisenche nel silenzio... nei rumori dei ruscelli, nella passione delle storie e nelle leggende, nelle innumerevoli croci sparse per il territorio, ammonimento di tempi andati.
Valgrisenche è sudore per gli arrampicatori della montagna, con i suoi rifugi e le sue scalate con le sue becche e con i suoi alpeggi...
Valgrisenche è pascolo, con i sapori dell'erba appena tagliata, con il fieno che viene rinchiuso per l'inverno e con il latte fresco raccolto ogni mattina.
Valgrisenche è parco per i piccoli, è area camper per i grandi, è muontan bike per il percorso attorno al lago ed è scarponi e sorrisi per chi da sempre attraversa i suoi sentieri.
Valgrisenche è trek, sudore e base vita nelle innumerevoli manifestazioni podistiche che la portano ad essere attraversata da atleti di fama mondiale... Valgrisenche è area pic-nic, è cibo e cultura, è passione e amore, è ricordo e lavoro.
Valgrisenche è sentire le vecchie storie ed ammirare le vecchie immagini di un qualcosa che non esiste più...
Valgrisenche è parte di ogni persona che almeno una volta nella vita... da qui è passata.
Valgrisenche... Vi aspetta!


La montagna ama i libri e i libri amano la montagna!


Ed eccoci nuovamente a parlare di libri e di montagna... già perché la montagna è quel luogo in cui ci si può ritrovare ad amare la lettura. Pace, tranquillità, buon cibo, sapori naturali e, soprattutto, la voglia di riposo e di tranquillità che il più delle volte ci accompagna nel percorso di lettura.



Valgrisenche ospiterà dal 4 al 12 agosto (nella piazza principale sotto una tecnostruttura) una mostra del libro giunta al suo 7° anniversario che offrirà al lettore grandi possibilità di evasione mentale con tante piccole case editrici presenti che porteranno non solo le novità editoriali, ma addirittura autori che potranno raccontare le loro storie, i momenti più belli e come riescono a far nascere un libro da una semplice idea.


Ovvio è che quest'anno sarò io a raccontare tante piccole storie in giro per la valle, cercando di coinvolgere il turista in quel percorso fatto di leggende, misteri e, soprattutto, di immaginazione che sempre ci serve per poter credere che qualcosa di straordinario possa sempre accadere!


Valgrisenche offre questo e tanto altro... percorsi straordinari nel verde più incontaminato... alpeggi e profumi di alta montagna... vette innevate e ghiacciai che riversano a valle la loro forza e poi ancora storia, con il famoso Drap (il tessuto ricavato e lavorato proprio in questa valle) e poi... le ferrate, i sapori della buona cucina e tanti libri.
Sì, dal 4 al 12 agosto, come dicevo... un mondo di libri.


Qualche titolo che vi consiglio?...
Troverete la trilogia completa di "OLTREMONDO" di Marta Leandra Mandelli per gli amanti del fantasy , oppure "IL TEMPO DI UNA FARFALLA", lo straordinario romanzo di Sabrina Bignotti che parla di amore vero, di un nemico invisibile e che... per chi vuol versare qualche lacrima... fa riflettere sul senso della vita!


Per gli amanti dell'horror "8 minuti a mezzanotte" del grande autore romano Fabio Monteduro... oppure per i ragazzi... "A CACCIA DI GUAI TRA LE PIRAMIDI" ... una lettura semplice e il grande valore dell'amicizia visto con gli occhi di un'adolescente.
E poi il mio giallo... quello che appare qui sotto, ovvio, che racconta la Valgrisenche in tante sua sfaccettature... da noi ragazzini anni ottanta ai giorni nostri e... novità lo avremo anche in lingua francese.


Non amate i libri? Non fa nulla, passeggiate per i sentieri, superate i torrenti e ritrovatevi faccia a faccia con ciò che di più bello c'è al mondo... la semplicità del creato con tutto quello che è donato all'uomo.


Le alte vie, poi, che vi condurranno sino al confine francese, con i rifugi per una sosta e con quella sensazione unica di toccare letteralmente il cielo con un dito... portando il turista ad amare sempre più ciò che di più semplice c'è al mondo... il silenzio della propria anima.


Già perché la montagna offre anche questo... ritrovare se stessi.
Ma torniamo alla mostra del libro... ci saranno centinaia di volumi e diverse case editrici... e vi consiglio, ad esempio, da non perdere i quaderni di Kellermann Editore, una casa editrice di Vittorio Veneto che opera scrivendo a mano, rilegando e colorando le proprie opere una ad una come i vecchi quaderni di un tempo e... per gli amanti della montagna le ricette degli alpini e della montagna.


Silele Edizioni con Emanuele Pagani che farà alcune presentazioni all'interno della struttura che ci ospita... tra cui il suo libro più venduto "IL GATTINO DAL PELO ROSSO"... una grande avventura per ragazzi.


Che dire dunque... vi aspetto questa settimana per l'avventura che ci farà conoscere le peculiarità di Valgrisenche e.... fa caldo in città? Qui siamo a 1640 metri... e si sta bene al sole... (portate la crema) e si sta divinamente all'ombra! (portate il maglioncino)



martedì 13 marzo 2018

Le Guerriere Drago... vol.2

Lo spirito del drago

Ed ecco finalmente arrivato il secondo capitolo tanto atteso della saga "Le guerriere Drago" scritto in maniera magistrale da Roberto Fontana.


Dopo aver scoperto le facoltà loro donate dalle Stelle degli Elfi, i Prescelti si trovano a dover affrontare nuove difficoltà nella loro lotta contro la forze del Male. La battaglia non si limita più al piano materiale, ma sconfina anche in altri livelli dell’esistenza, con l’intervento di esseri dei mondi superiori e inferiori. Proprio mentre si fa più pressante la necessità della loro presenza, le Guerriere Drago devono intraprendere con i rispettivi compagni un viaggio di ricerca per interiorizzare e rendere stabili le loro nuove nature, che costringerà i cinque amici a dividersi per spingersi sino alle estreme lande delle terre conosciute. Anche se gli Stregoni faranno uso di potenti e terribili magie, nuovi amici si uniranno nella lotta che ormai sconvolge l’intero continente. Tuttavia, l’inganno e la malvagità non conoscono tregua, tanto da instillare dubbi e sfiducia persino fra coloro che si considerano alleati…

E che dire dell'Autore?


Roberto Fontana nasce a Torino nel 1956. Si avvicina al fantasy grazie ai libri di J.R.R. Tolkien e inizia a studiarne l’opera, interessandosi a storia, alla geografia, agli usi e ai costumi dei popoli della Terra di Mezzo. Ha partecipato alla traduzione per Marietti 1820  de “La trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi”, di J. R. R. Tolkien, pubblicato in Italia nel 2008. Nel 2010 pubblica “Guida per viaggiatori nella Terra di Mezzo”, oggi arrivato alla seconda edizione; quindi “Le preghiere della Terra di Mezzo” e “Essecenta: i nomi della Terra di Mezzo” . 
Nella raccolta “Le avventure di un calligrafo”, ha cercato di far convivere le sue più grandi passioni, l’amore per la calligrafia e quello per il fantasy, le stesse del protagonista di questi racconti. 
“Lo Spirito del Drago” rappresenta il secondo libro della trilogia “Le Guerriere Drago”, il cui omonimo primo volume è uscito per A.Car. nel 2016.  
Da diversi anni si dedica alla lingua e alla calligrafia elfica; tiene corsi di scrittura Tengwar, lo stile degli Alti Elfi. Alcune sue opere calligrafiche sono state esposte in diversi musei nazionali e internazionali per mostre temporanee o acquisite in via definitiva. Quando non è impegnato nella sua attività di scrittore e calligrafo, è un ingegnere nucleare che insegna al liceo. 

Dunque non ci resta che tuffarci nel mondo fantastico creato da Roberto e apprezzare la sua scrittura, le sue descrizioni e i suoi personaggi.

www.edizioniacar.com




mercoledì 7 marzo 2018

17 marzo al Castello di Sorci tra misteri e leggende

Manca pochissimo, meno di una settimana alla grande apertura notturna del famoso Castello di Sorci in terra di Anghiari. Un nuovo appuntamento fatto di misteri e leggende, storie e curiosità alla scoperta del maniero del famoso condottiero Baldaccio Bruni.


La sera di sabato 17 marzo aprirò le antiche porte del Castello per dei percorsi che porteranno il pubblico alla scoperta di un luogo famoso nel mondo per ciò che da sempre accade all'interno delle sue mura. Un percorso fatto di storia (il castello è del 1100), fatto di battaglie e torture, fatto di eventi che fanno rabbrividire, fatto di leggende, fatto di video !

Già, video, video che proporrò in esclusiva al pubblico dove si mostrerà ciò che i ragazzi del gruppo GHR di Roma hanno acquisito nel corso delle ricerche fatte nel tempo.
Video in cui i suoni, le immagini, i piccoli frammenti anticiperanno quello che, subito dopo, proporremo con loro quando coinvolgeranno le persone nella bella presentazione che mostrerà come operano gli esperti, in maniera scientifica, durante le nottate passate all'interno delle strutture analizzate.



INGRESSO GRATUITO !
Già, il volere della proprietà, la famiglia Barelli, è quello di far conoscere questo gioiello al pubblico, è quello di portare la gente a vedere e scoprire una delle bellezze italiane ancora intatte.
I partecipanti avranno modo di vedere un qualcosa di nuovo, fatto di emozioni, passione e storia, oltre che mistero, leggende e... speriamo non capiti nulla di particolare.
Ebbene sì, anche perché di cose lì dentro ne capitano spesso e, purtroppo, la struttura non permetterà più di soggiornarvi e chi lo ha fatto potrà domani dire "io c'ero".


Dunque vi aspettiamo... sabato 17 marzo con aperture alle 21.00 alle 22.00 e alle 23.00

Una serata diversa, unica nel suo genere e... se vi va di farvi leggere le carte, poi, Flavio nella stanza a vetri coinvolgerà il pubblico con la storia dei Tarocchi e con una dimostrazione personale di lettura... (anche questo gratuito).


Per maggiori informazioni:
info@edizioniacar.com


lunedì 26 febbraio 2018

Fantasmi al Castello di Sorci... ci siam "cacati" addosso!

Il fantasma c'è, il fantasma non c'è... cos'è il fantasma, cosa succede quando accadono i fenomeni?... Stranezze della vista o fenomeni che coinvolgono sempre di più il pubblico attento?

Chi mi conosce sa benissimo che son sempre scettico su determinate cose... soprattutto dopo le varie trasmissioni che incantano i telespettatori su fenomeni che accadono all'interno di strane strutture abbandonate o in certi castelli.


Devo ammettere che all'interno della struttura di Sorci, negli anni, son passati innumerevoli gruppi di ricerca e quasi tutti (ovvio non alla prima sessione se non in un solo caso) hanno recuperato materiale, secondo loro, interessante.

Cosa significa interessante? Significa (e ve lo dico da inesperto e scettico) senza alcuna spiegazione logica su come si è formato il fenomeno.

Conosco il Castello di Sorci come le mie tasche, ogni singolo angolo battuto, anni e anni di amicizia con i proprietari e migliaia di storie e leggende che aleggiano tra le sue mura.

Ho conosciuto "vecchietti" che nulla hanno a che fare con la proprietà che giurano che qualcosa c'è... che giurano di aver sentito rumori particolari.... camerieri della vicina locanda che ammettono di sentirsi seguiti in alcune stanze (sarà per questo che cambiano spesso?), amici dei proprietari che confermano ciò che da sempre si sa: nel Castello aleggiano presenze positive e negative... (negativa dicono sia una sola, poi negativa per chi? O perché?...) comunque, facciamo un passo indietro e vi racconto ciò che io, personalmente ho sentito e ho provato.


Il Castello di Sorci è una struttura datata 1100 ed è costruita (permettetemi la velocità nella descrizione per non annoiare) su calcestruzzo romano e già in periodo romano c'era un forte di controllo del territorio... vabbè passiamo oltre. Diventa famoso con la figura (descritta anche dal Machiavelli) di Baldaccio Bruni, Baldo d'Anghiari che, comandante di ventura, ne fa di cotte e di crude arrivando a conquistare tantissimi territori. utilizzando strumenti di tortura per gli uomini imprigionati, uccidendo e, alla fine, dividendo in due l'Italia. (Proprio in quella zona c'era il confine tra Repubblica Fiorentina e Vaticano). Ok... proseguiamo, sposa una Malatesta di Rimini (nobile donna) e hanno un figlio maschio. (se andate a vedere il castello dei Malatesta di Verrucchio vedrete un'albero della famiglia Malatesta... ecco al nome Annalena malatesta è collegato Baldaccio Bruni signore di Sorci... poi taglio netto). Ebbene, dicevo, combatte, conquista, diventa ricco, politicizzato e alla fine con inganno decapitato a Firenze il 6 settembre 1441.


ecco che comincia la caduta, prima, della proprietà e poi la rinascita lenta... il Castello viene modificato in base alle proprietà, Famiglia Picchi per prima... diventa casa nobile e zona di lavoro del Sorgo (o Sorco) da cui prende il nome (scopa di bosco). Qui si lavora anche il Guado, una bacca che dopo vari procedimenti viene utilizzata come color turchese per la lavorazione delle stoffe.


Passano gli anni, i secoli... e alla fine le proprietà si susseguono sino all'arrivo di Primetto Barelli (ultimo proprietario) che grazie a peripezie acquista il castello. Non voglio dilungarmi ma vi consiglio di ricercare tutta la storia dell'acquisto della proprietà... è da film !

Vabbè, ecco che arrivo io come ospite a cena e poi amico di famiglia e mi raccontano, scrivendo, tutto quello che da sempre attanaglia la struttura.

Negli anni ho visto, come dicevo prima, diversi gruppi di ricerca... (Nel '94 mi sembra fu fatta una seduta spiritica - io non c'ero mica son matto) e diverse manifestazioni si son viste e sentite.

Ebbene, dormendo nel Castello, assieme ai proprietari, ho potuto conoscere tutte le peculiarità del posto, i rumori che solitamente ci sono, quelli che provengono dall'esterno e altro che non dovrebbe starci. Ho conosciuto nel tempo dei "medium" di rispetto e altri meno che ho eliminato "a pelle" essendo sempre molto... scettico.

Il gruppo che ora segue queste cose non ha all'interno "medium" o sensitivi, ma solo esperti tecnici e scientifici con attrezzature all'avanguardia che sviluppano la loro attività in maniera professionale e che, finalmente, donano a noi inesperti il materiale raccolto.


Non ci mettono tanto a dire "Oggi non c'è nulla" oppure... "bella questa cosa dobbiamo analizzarla".
Ebbene, ore e ore passate nelle sale, al freddo delle cantine recuperando qualcosa che "non doveva esserci" come è successo.

Ed ecco che capita quando meno te lo aspetti... come il mese scorso o come ad ottobre (fine mese) quando di notte (ed ero solo nel castello) un rumore assordante di "botte" nel muro (spesso due metri anche) mi ha tenuto sveglio.

Fenomeni che nel tempo sono aumentati (dicono dopo la morte dei proprietari) e che hanno portato le persone che a Sorci ci lavorano a segnalarmi gli avvenimenti, anche se il più delle volte dico per cause di suggestione.
L'ultima cosa? Beh... eravamo presenti anche io e il proprietario e, improvvisamente abbiamo visto (in tempo reale) uno dei ragazzi del gruppo saltare improvvisamente dalla sua posizione, con in mano una videocamera notturna. Ad occhio nudo non avevamo visto nulla, avevamo solo la strana sensazione che "qualcosa" sembrava controllarci e... anche gli altri del gruppo con le macchine termiche ed a ultravioletti non hanno ripreso in quel punto, ma lui sì.


Ce lo ha mostrato subito e subito ho visto, assieme al proprietario, una specie di fumo chiaro che dalla parte sinistra dello schermo saliva verso il centro per poi scomparire...

Bello, devo ammettere che è stato bello essere presente, e quella strana cosa si era formata davanti a noi. Non poteva essere un trucco, era più di un'ora che stavano riprendendo in quella stanza e quel fenomeno, improvviso era durato pochissimo.

Beh, sia io che il proprietario, Alessandro, ci siamo un po' "intimoriti" sapendo che di fenomeni, nel tempo, ne son successi.

Non ho dormito quella notte, anzi, ho sonnecchiato con la luce del comodino accesa... mi era capitato di sentire rumori, di ogni tipo, ma di essere presente e vedere con i miei occhi un qualcosa che non doveva esserci... è diverso.
Fa paura perché non abbiamo risposte...


Comunque io consiglio sempre un giro a Sorci... suggestivo, unico e isolato nelle fredde serate d'inverno...

Che dire faccio pubblicità? Beh sì, pubblicità ad un luogo che in migliaia conoscono per il cibo ma non per i fenomeni che accadono e, se non ci credete, tanti dicono un business... venite quando apro il Castello di Notte con i proprietari... vedrete che è gratuito che non c'è interesse a speculare su questa cosa (secondo molti s'incazzerebbe), poi se comprate una bottiglia di vino o un libro del luogo... contribuite in parte a pagare la corrente elettrica per la serata e basta...

So' che è strano in un mondo dove deve per forza esserci un tornaconto, ma a volte si va oltre, si cerca di far vedere le bellezze della nostra bella Italia e... anche se non credete che possa succedere qualcosa in un dato luogo... beh... venite a vedere una parte di storia, una bellezza italiana datata 1100.

Quando?

17 marzo, poi fine aprile 28 se non ricordo male e giugno.... ingresso gratuito ! (Tanto ci sono io e se volete poi beviamo qualcosa assieme... ma vi assicuro che è una esperienza da provare almeno una volta!)

tel. 0575 789066



giovedì 22 febbraio 2018

Se sarei sindaco... sistemerei le buche !

Se sarei sindaco ... sistemerei le buche
Fossi...
Già, anche i fossi !


Ecco una bella frase che girava per il web prendendo in giro non solo una classe politica improvvisata, ma addirittura chi dell'italiano nulla più conosce, avendo perso quel senso letter/culturale che storicamente a fatica ci eravamo conquistati.

Ci sono strafalcioni ovunque, sulle pagine Facebook gente che non conosce e differenzia hanno con anno oppure l'accento che scompare in un selfie in palestra con la figura delineata di un figo tartaruga e la scritta sotto "e un hanno che aspetto ma ci so' riuscito" illudendo sicuramente alla prestanza fisica e non a quella letteraria.

Non sappiamo più scrivere e, ammetto che anche io a volte mi ritrovo a fare strafalcioni assurdi anche a causa di questi nuovi sistemi di controllo e correzioni che, se non guardi o rileggi, ti mettono cose assurde sul post.

Ricordo quando abitavo in una frazione chiamata "Muschiona" che veniva immancabilmente corretta in "Maschiona", non male, ovvio, per un single, ma mandare poi documenti con la via Maschiona... non era il massimo, anche perché il postino poi non la trovava.

Il semafero... rosso giallo o verde ma sempre semaforo...

Oppure "O da vendere una auto"... inserzione fantastica, se è la presentazione della vettura chissà la vettura.

Ma non preoccupiamoci tanto... sapete, basta guardare le edizioni on line dei quotidiani (che non dovrebbero riportare errori) ed ecco che ci sono strafalcioni (fatti dalla fretta di pubblicare) su pagine autorevolissime... mi diverto a raccoglierle... così un domani quando mi diranno "Ma che cavolo hai scritto? E' pieno di errori..." Vabbè se lo permettono a questo quotidiano... allora io posso permettermelo.

Dai scherziamoci sù... la squola (quella con la c) è un passatempo dove posizionare i figli, l'importante è ciò che succede dopo, sport amici telefono e orari improponibili prima di rientrare a casa con i pantaloni che hanno il cavallo alle ginocchia!

Se sarei sindaco... ahahahah che ridere, ma non pensate che è impossibile una cosa del genere, calcolate che in questa ultima campagna elettorale... cartelloni con errori grammaticali vanno a ruba per gli appassionati di strafalcioni...

E speriamo che io me la cavo.... Buona serata a tutti.
 
 

martedì 20 febbraio 2018

Free Vola... il nuovo libro di poesie di Laura Sirani

Manca pochissimo oramai all'uscita ufficiale della nuova raccolta di poesie e sentimenti di Laura Sirani.
Laura Sirani, trentatre anni, sangue bresciano/milanese.
Grintosa  Italiana per natura.
Poetessa , cantante, balla e disegna con e attraverso il  corpo  da quando ha memoria. Il primo ricordo che ha  della scrittura è con la nonna Marì, forte e rigida Donna del Sagittario, che con lei ha sempre avuto una particolare cura e tenerezza. La poesia di Laura è libera e sconfinante. L’emotività scorre negli inchiostri delle sue parole. Ama pensare alla poesia che crea come ad un vestito con taglie diverse, tinte e fantasie a seconda di chi legge.
La corresponsabilità non esiste. Esiste la traccia, la “EM-PRONTA” .
Ama giocare con le parole, stracciandole e ricomponendole quasi fosse una melodia, una ninna nanna che porta non sono alla visione cartacea, ma anche mentale, di fantasia. Negli anni ha avuto molte collaborazioni artistiche sia nel mondo della poesia che nella sfera musicale che l’hanno portata alla creazione di brani inediti a, spettacoli teatrali  ed eventi culturali soprattutto nel territorio bresciano.


Una raccolta di sentimenti puri, musiche e pensieri che si accavallano uscendo dall'anima per raggiungere il lettore attento che sempre di più ama questo mix di canzoni e pensieri.

Laura è coinvolgente, semplice e diretta e nel suo libro promette di coinvolgere il pubblico con quella straordinaria capacità delle persone pure di cuore che sanno muoversi silenziosamente nei meandri dell'essere umano donando, a noi che lo abbiamo perso, quella semplicità pura proprio dei creatori di sentimenti.

Un libro da non perdere, dunque, per rilassarsi e pensare, riflettere e sorridere perché ciò che ci racconta... è una parte di noi!

FreeVola
isbn: 9788864901848
Edizioni A.Car

venerdì 16 febbraio 2018

Hanno tolto un figlio... perché vecchi !

Le notizie riportano così: "La coppia troppo anziana per tenere un bambino" oppure "Anche la cassazione ha tolto l'ultima possibilità di tenere il figlio"... e si prosegue con " Troppo vecchi per tenere un bambino".

Mmmmmm, sospiro un poco, devo capire, la mia mente fa veramente fatica.

Ricostruendo la situazione (secondo alcuni giornali, ovvio, la coppia anziana (lei 55 e lui 65 circa) avevano lasciato la piccola o il piccolo per qualche minuto da solo/a per andare ad aprire la porta di casa.

Ecco che dalla segnalazione di una vicina che, classicamente son si fa i cazzi suoi quando le cose son semplici... volevo vedere se nell'appartamento a fianco c'erano degli spacciatori che confezionavano cocaina o se l'avessero nel tempo minacciata... vabbè chi ha orecchie per intendere intenda... ok questa simpatica vicina li aveva segnalati e la perfetta macchina del sistema si era immediatamente mossa... portando via il figliolo perché i due non sarebbero stati in grado di... seguire la sua crescita.

Allora, voglio esser chiaro, spero che le cause di questo allontanamento forzato siano altre e non solo la preoccupazione dell'età dei genitori, spero che i magistrati abbiano trovato altre prove, che ne so, qualsiasi cosa ma non l'età perché altrimenti qualcosa non funziona.

Io personalmente conosco coppie anziane che hanno avuto figli e spero che ora non si muova il mondo dei politicamente scorretti alla ricerca del babbo o della mamma anziani... ah, vero dimenticavo ci sono anche nomi illustri, da politici a cantanti, ma in quel caso forse, se il problema è solo l'età... i soldi fanno la differenza.

Non è polemica sterile questa, è una riflessione, partendo dal presupposto che tutto sia nato solo e sottolineo SOLO perché i due genitori hanno un'età che secondo il giudice non è idonea al mantenimento e alla crescita del piccolo.

Ma non c'è qualcosa di anomalo in questa semplice decisione? Vabbè, come scritto prima lasciamo stare i genitori famosi che hanno abbondantemente superato i 55 o anche i 60.... ma nessun giudice li attacca, ma quei bambini che vivono in famiglie Rom disagiate abbandonate in mezzo alla sporcizia etc ? Lì la famiglia è in grado di mantenere e di pensare al sostentamento del piccolo?

O forse è una fonte di reddito ed è politicamente corretto non preoccuparsi?

O quei bambini maltrattati, dove il vicino attento.. in questo caso si fa i cazzi suoi, in famiglie che hanno "altro" sistema di crescita... vengono lasciati stare?

Boh, come sempre in questo Bel Paese le misure e i pesi son differenti in base alla potenzialità economica... al risalto mediatico e, soprattutto a chi si conosce nei posti importanti!

Buona giornata e che i bambini... facciano i bambini e che i genitori... facciano i genitori e che si valuti bene prima di additare qualcuno (e parlo di chi non si fa i cazzi propri)... perché alla fine avrà comunque qualcosa nell'anima che peserà come un macigno.

Ovvio se l'allontanamento è avvenuto solo per quello!

martedì 13 febbraio 2018

San Valentino... meno male che c'è !

Oggi grande festa degli innamorati....
Una bella cosa no? A me piace, in fondo è una ricorrenza particolare...
E si comincerà a scrivere "Festa commerciale..." "Business..." "Bisogna ricordarselo ogni giorno"...

Quante cazzate... invece meno male che c'è.
Quante cazzate perché chi dice queste cose è il classico a cui nulla va bene, è quello che magari si lamenta che si inquina e poi lascia l'auto accesa venti minuti davanti ad una scuola parcheggiata sul marciapiede in attesa del figlio bulletto che esce per ultimo.

Ipocrisia inutile al contrario. San Valentino è come qualsiasi altra ricorrenza, ci serve (soprattutto a noi italiani che ci dimentichiamo tutto) per ricordare chi si ama in questo giorno. Moglie, amante, figli, madri nonni chi più ne ha più ne metta, l'importante è ricordarsi che c'è una persona amata in giro per il nostro cuore.

Poi domani tornerà tutto come prima, ma le festività son così... Natale, il giorno dopo è un giorno nuovo, capodanno, il giorno dopo è un giorno nuovo, anche la giornata della memoria, purtroppo viene dimenticata già il giorno dopo.

E crediamoci un po' a queste favole, e crediamoci un po' alla gioia di questo mondo oramai imbruttito sotto ogni aspetto. E' San Valentino... forse ci crediamo di meno, forse di più... l'importante è sognare ancora e mantenere vivo quel pensiero.

Ipocriti del mondo unitevi nei vostri stupidi ammonimenti da pseudo intellettuali... ma ricordatevi sempre che una festa è una ricorrenza e poi... tra poco ci sarà anche la festa della donna, caduta in depressione e modificata nel suo intento ma... vero, stiamo ancora festeggiando il carnevale e poi c'è Pasqua, ma quella è cattolica e non va bene (il ponte lavorativo sì però)... ah ecco cosa c'è che non va... Pardon, solo ora l'ho capito.... San Valentino non ha un ponte lavorativo, altrimenti sarebbe stato apprezzato come una grande unica e sublime festività.

W gli innamorati, di ogni età... w San Valentino!

lunedì 12 febbraio 2018

E un fantasma comparve !

E' sempre particolare scendere al Castello di Sorci, tra strade abbandonate dall'uomo (E45 in primis) e fantastici angoli incontaminati che si apprezzano sempre più man mano che li lascia alle spalle la pianura padana.

Sono sceso mercoledì sera per un incontro con la proprietà, per delineare le nuove date di apertura di questo fantastico castello e, soprattutto per accompagnare i cacciatori di fantasmi nelle loro indagini.


Il gruppo GHR di Roma oramai conosce ogni movimento, ogni stanza, ogni angolo visitabile del Castello e, anche mercoledì hanno montato tutta l'attrezzatura nella grande stanza rosa al piano superiore.

Hanno acceso i macchinari, hanno chiuso le porte e mi hanno raggiunto in locanda per la cena.

Tutto ok, tutto tranquillo, abbiamo anche visto un pezzetto di Sanremo...


E poi? ecco che arriva il bello della serata; verso le undici di sera invece che accompagnarli nella stanza rosa ecco che li accompagno in un luogo nuovo, sotto il Castello, a livello delle segrete, sotto il vecchio bunker; un luogo che non avevano mai visto prima, dove ci sono 3 pozzi per il grano, dove si entrava nella antica torre quadra del 1100 e dove, anni fa, un medium disse di aver provato sensazioni particolari... negative.

Li accompagno e rimangono affascinati dalla grandezza della stanza, dalla conservazione, nonostante sia aperta da due lati e protetta dalle intemperie solo da un portone in quercia, da come... diciamo, sia rimasta dal 1400 in poi nella identica maniera.


Nel tempo fu usata come magazzino... mai più aperta al pubblico e abbandonata al proprio destino, ma ora, dopo che Alessandro l'ha sistemata, è pronta per aprire le sue porte al pubblico...

Ed ecco che entriamo lì e, spente le luci, con strumentazione portatile, cominciano a fare la loro ricerca...

Dopo un'ora, ora e mezza, mentre io e Alessandro stavamo quasi per addormentarci congelati... ecco che Daniele sobbalza e chiede agli altri se avevano visto...

Cosa?

Nulla che si poteva vedere ad occhio nudo, ma la sua eccitazione era tale da far accendere le luci e rivedere le videocamere notturne al momento...

Eggià, improvvisamente appare un qualcosa di fumoso, dal suo lato sinistro e sale verso l'alto, verso il soffitto... verso... il bunker che sta sopra.

Un qualcosa che solo dopo, a casa, confermarono essere un qualcosa che non poteva esserci.

Dunque ragazzi... suggestione, non penso, ma di certo mi manderanno il video che mostreremo alla prima apertura del castello il 17 marzo.

informatevi presso la casa editrice a: info@edizioniacar.com

E' bello da vedere... visitare e... 

lunedì 5 febbraio 2018

Il silenzio di una marmotta !

La paura del silenzio è un qualcosa che sembra non appartenerci, eppure quando ci capita di ritrovarci nel silenzio più assoluto ecco che cadiamo in depressione e che togliamo dal nostro "io" tutte quelle cose che dovrebbero rimanere segrete.
A me piace molto il silenzio, ma quello assoluto e nei miei lunghi viaggi di lavoro posso apprezzare sempre più quei luoghi in cui puoi solitariamente fermarti ad ascoltare la tua anima.
Scrivere libri ha il suo lato peggiore, il silenzio, che ti permette di ripensare a determinate scene, che ti permette di riflettere su alcune situazioni e che ti permette anche... di spaventarti.


La montagna è il luogo per eccellenza che preferisco... di giorno a contatto con la natura dove senti quei rumori naturali che ti assorbono a pieno e che ti conciliano quel pensiero fatto di purezza e di semplicità. Un pomeriggio passato ad alta quota, in estate, tra verdi prati, fiumi impetuosi o torrenti tranquilli... ascolti ciò che ti sta attorno e pensi, rifletti, fai il punto della situazione, respiri quella purezza che oramai è distante dalle gradi città.


Di notte poi, quando gli ultimi rumori della natura si spengono, ti rannicchi sotto le lenzuola nel silenzio della tua anima, spegni la luce e godi di quel nulla che ti circonda che poi è tutto, tutto quello che puoi immaginare.
Purezza del silenzio che fa paura a molti eppure... ci rasserena lo spirito, ci porta a riflettere, ci porta a pesare e a capire ciò che abbiamo dentro.
Il silenzio della natura, con i suoi rumori, con la sua solitudine è ciò che più amo dell'ambiente che di tanto in tanto vedo nei miei viaggi e me lo gusto, come un buon piatto dato in una vecchia locanda.


Il silenzio della montagna... lo consiglio una volta ogni tanto... per poter riprendere in mano le nostre vite, la nostra semplicità, lontano dai cellulari e da ciò che ci consuma lentamente.

Volete un consiglio? Luoghi lontani? No, vicini, magari valli sperdute dove l'hotel o il rifugio serve solamente per rifocillarsi e scaldarsi e poi... abbandono del proprio io nel nulla del tutto che la montagna ci offre!

mercoledì 31 gennaio 2018

ogni giorno tanti PIN e tanti PUK... mavaffanpuk !

Da gennaio il mondo virtuale di internet, il mondo del web, il mondo delle "cose" on line sembra impazzito... aggiornamenti, pin può pak... ecchediamine... tutto per una sicurezza aggiornata e moderna (poi scopri che ti fregano in semplicità).

Mail cambiate, schermate aggiornate (obbligatorie) pin da aggiornare e come ci troviamo poi? Come i nonni che scrivevano i numeri da ricordare su una rubrica... ecco ho un quaderno pieno di PIN aggiornati, vecchi, esausti e checcazzo... dove stiamo andando a finire?

Innanzitutto mai ho capito perché per entrare a guardare un sito devi iscriverti e aggiornare tutto, in modo tale che poi ti arrivano un sacco di pubblicità indesiderate.

Facciamo un piccolo esempio... semplice...
Siete mai entrati in Autogrill?... ahahah che ridere certo, tutti entrano in autogrill.

Ebbene prima prendevi quello che prendevi, andavi alla cassa (parliamo di cibo x esempio) pagavi, chiedevi la fattura e te la davano.

Semplice no? Chiedevi FATTURA e AVEVI FATTURA. Semplice no?
SEMPLICE NO ?

No...
Adesso invece è super tecnologico... chiedi fattura, ti danno uno scontrino che ha un codice a barre con un numero lineare di 13 o altre cifre. Ebbene loro già ti inseriscono i dati, ok potrebbero farti subito la fattura no?

No, tu vai a casa, ti colleghi al sito di Autogrill (e ti appare obbligatoriamente la scritta accetti di... e devi cliccarci sopra x forza ((è legale sta cosa?)) e poi continui), bene, poi devi registrarti accettando di ricevere pubblicità, bene poi ti scolleghi, entri nella tua pagina riservata (wow ho una pagina riservata) e digiti quella cifra dello scontrino (se nel frattempo non si è scolorita, persa etc) poi devi ricordarti il tuo PIN e... classico al primo tentativo non funziona, devi riprovare e poi forse, dai che ce la fai... ottieni la tua bella fattura che devi salvare e stamparti TU.

Inviamo tutto via mail almeno si risparmia carta.
MA CHE CAZZO TI INVENTANO?

Se in Italia va tenuto ancora il Cartaceo sei obbligato tu a stampartela ... 

Vabbè sfogo mattutino, hanno cambiato ancora il sito di Virgilio (brutto, non si capisce nulla).

Vabbè comunque non so se è meglio ora o è peggio... PIN della banca, PIN del Bancomat, PIN per entrare nel computer, PIN per entrare nei siti, PIN di aggiornamento I Cloud, PIN per fare questo PIN per fare l'altro... e dove sono salvati?

Ovvio sul telefonino... ahahaha al quale abbiamo tolto il PIN per aver più agilità nella risposta.

GEniiiiiiiiiiiiiiii... Buona giornata a tutti!

lunedì 29 gennaio 2018

Anarchia automobilistica... Provincia di Brescia al primo posto

Siete mai stati in provincia di Brescia? In quei paesotti attorno alla fascia della città? Beh, dovreste provare... diventereste matti per l'anarchia nell'uso dell'auto da parte delle persone e, a volte, sembra di essere in qualche paese sperduto del sud america dove le auto vengono abbandonate al loro destino.

Facciamo un passo indietro... innanzitutto diciamo che con l'auto ci lavoro, per cui faccio dai 50.000 ai 60.000 km ogni anno. Ecco, si cerca di rispettare tutte le norme, dalle cinture alla ricerca disperata dei parcheggi.

La freccia, meglio conosciuta come indicatore di direzione, è ancora obbligatoria sui modelli in vendita, ma qui, in queste zone della provincia di Brescia (e sono cittadine di 18/30.000 anime, non paesini di montagna da 12 abitanti! ) qui nessuno controlla.

NESSUNO, ma nessuno veramente...

Allora ogni giorno si rischiano decine e decine di incidenti, rotonde fatte al contrario (mi è già capitato 2 volte) la freccia MAI e non qualche volta, MAI e tu arrivi in rotonda, quando ti va bene, e non sai se partire o meno perché quello che arriva (50% telefono in mano e 88% circa senza cinture) gira e fa quello che vuole e tu, deficiente con la freccia inserita ti arrabbi per ciò che vedi che non funziona.

Vabbè la freccia lasciamola passare, non avranno imparato, ma i parcheggi?
FENOMENALI... come in sud America, arrivi, dove capita capita e parcheggi, vai a fare quello che devi e con calma risalgono e se ne vanno. Suoni? Ma dai ti rispondono (di solito stranieri) e ti mandano a cacare...

Auto che pensavo non esistessero più (Fiat Ritmo - Punto, Renault 5 primo modello) euro 0,00... e poi magari votano a favore dell'ecologia.

Vabbè, sempre così una situazione che direi paradossale al limite, con marciapiedi usati giorno e notte come parcheggi (e passa anche il piedibus coi bambini che devono scendere dal marciapiede) tipi strani che si fermano in curva e scendono (parcheggiando ovvio) per bersi delle berrette... e posti auto occupati in maniera permanente e... dirigenti di uffici pubblici (visti e già ripresi... mi hanno mandato a cagare pure loro) entrare contro mano e parcheggiare nel posto a loro riservato e... 

L'altra sera uscivo da un senso unico e uno entrava contro mano, tanto, mi ha detto, abito qui e a te che te ne frega?

Cigliegina sulla torta? Ho segnalato dei buchi a dei vigili (posti in cui mancava un tombino)... dopo 1 anno il tombino mancava ancora... ma questa non è la ciliegia... la ciliegia ve la racconto ora.

Auto che, come di consueto parcheggia sul marciapiede (c'è il suo ufficio) e mentre io passo in auto (poteva esser chiunque) apre la portiera per scendere. Frenata di brutto e tiro giù il finestrino. "Ma cazzo già parcheggi sul marciapiede, almeno guarda!"
Mi fissa e chiude la portiera mandandomi a Cagare.
Beh, sapete chi è? Sulla fiancata della Golf c'era scritto... SCUOLA GUIDA

Adesso si capiscono molte cose!

giovedì 25 gennaio 2018

Fantasmi d'Italia

Oggi voglio parlarvi di questa strana esperienza che, anche se non volevo, ho dovuto affrontare nel corso degli anni facendo come lavoro lo scrittore professionista.
Sono sempre stato attratto dal mondo dell'ignoto, televisivamete parlando, ovvio, ma essere presente sul campo durante delle ricerche è stato un qualcosa di differente... unico, diciamo anche insolito.


Il luogo è sempre lo stesso, uno dei più ambiti per i ricercatori del paranormale e uno dei più conosciuti per me. Conosco ogni angolo di quel Castello, ogni sassolino che si muove, ogni rumore che deve esserci o che... non dovrebbe esserci.
Quando mi hanno chiesto, i proprietari ovvio, di seguire dei gruppi di ricerca... al momento l'ho preso come un divertimento, una nozione in più per poi scrivere un racconto, un libro e... mi si è aperto un mondo nuovo che, intendetemi, non vivo come esperto, ma che seguo come spettatore silenzioso.


Tutto dunque iniziò per caso, una sera con un gruppo che voleva fare ricerche e che si presentò con un sacco di materiale, un fonico, un sensitivo, uno esperto di immagini, uno con degli attrezzi che mi ricordavano molto quelli del film "Acchiappafantasmi"... e uno ancora che diceva di essere anch'egli sensitivo.
Io profano ridevo della cosa, portando rispetto al loro impegno e al loro lavoro, gratuito che occupava un sacco di tempo e... improvvisamente (sempre di notte ovvio) spensero le luci.
La mia spavalderia, conoscendo il luogo e le leggende ad esso collegate, divenne silenziosa attesa, poi il sensitivo cominciò a fare delle domande al "nulla".
"C'è qualcuno qui con me?"
"C'è qualcuno qui con me?"
Nulla... ovvio, c'eravamo solo noi in quella stanza, con il fonico e le sue cuffiette che camminava lento per la stanza senza provocar rumore.


Vabbè ve la faccio breve, era il 2009 se non erro e... improvvisamente dopo tre ore di buio, di ricerca (come dicevano loro) ecco che il sensitivo si blocca e fa un segno ad uno dei componenti con la videocamere a infrarossi.
Anche il fonico annuisce, mentre noi che eravamo posizionati davanti a dei monitor che riprendevano a raggi infrarossi e notturni... ecco che vediamo le forme delle persone avvicinarsi ad una parete e lì... il sensitivo proseguire con le domande che, dalla mia postazione non sentivo.

Improvvisamente ecco che il ragazzo al mio fianco mi mostra allungando il suo dito verso il monitor che qualcosa si muoveva...
Ebbene, vedo qualcosa, delle palline bianche che viaggiano nell'aria e prima cosa dico che secondo me è semplice pulviscolo...
Mi guarda e annuisce... "Guarda qui... questo grigio è pulviscolo e va dal basso verso l'alto, verso la finestrella, queste due si muovono da destra a sinistra e salgono in alto per poi ridiscendere... le abbiamo già registrate in una casa a Velletri... erano simili"

Eggià, per uno scettico è una bella cosa, adesso mi aspetto di vedere un lenzuolo e via...

Invece fu una serata interessante, i ragazzi proseguirono con le loro indagini, il sensitivo (che poi mi disse di essere un medium) aveva raccolto informazioni grazie alla sua particolare sensibilità e mi stava raccontando aneddoti e particolari che sino ad allora avevo sentito solo in televisione.


Parlammo per una bella mezz'ora (erano le 4 del mattino) e ci ripromettemmo di fare un nuovo incontro proprio in quel luogo...

Ebbene che dire... Vi racconterò cosa successe, per non allungarmi troppo in quetsta pagina, ma state certi che alcune cose che non dovrebbero esserci... a volte ci sono e, nonostante io rimanga scettico sui fenomeni (ho conosciuto anche strani personaggi "fanfurloni") qualcosa capitò.

Alla prossima puntata e... sospiro pensando a ciò che successivamente capitò.


Citerna, uno dei borghi più belli d'Italia

Ok devo ammettere che ci ho fatto pure un libro, "L'uomo di Citerna", ma il borgo, arroccato su una collina verdeggiante appena all'ingresso della regione più verde d'Italia, l'Umbria, mi ha colpito immediatamente la prima volta che l'ho visto.


"Citerna, situata al di sopra di un colle fra i torrenti Cerfone e Sovara, ha prettamente una vocazione di tipo agricolo anche se negli ultimi anni è divenuta ambita meta di villeggiatura.
L'antica Civitas Sobariae, ha seguito nei secoli il destino dei centri maggiori pi vicini, a partire dalle invasioni barbariche al dominio dello Stato Pontificio, fino all'occupazione dei tedeschi che hanno quasi distrutto la Rocca durante l'ultima guerra. Proprio dai ruderi della rocca si può godere di un vasto panorama che comprende gli orizzonti dalla Verna al Subasio, dal Catria ai monti di Gubbio. Tra gli edifici meritevoli di una visita occupano un posto particolare il quattrocentesco Palazzo Vitelli, ove morì Alessandro Vitelli e per la ricchezza degli arredi, le chiese di S. Francesco e di S. Michele Arcangelo"

Così riporta qualche sito, ma la visione del posto è un qualcosa di straordinario. Il borgo ha due ingressi principali, consiglio di lasciale l'auto fuori le mura e farsi una camminata in centro.
Interessante il torrione appena restaurato, i camminamenti medievali che passano sotto le mure e che dalle feritoie offrono un paesaggio mozzafiato, poi le chiese e i conventi, sicuramente affascinanti e le opere d'arte esclusive che il gioiellino contiene al suo interno.

Un consiglio, arrivate sino in Comune e chiedete se è possibile visitare la parte sottostante... le vasche per la raccolta delle acque e la loro purificazione è un qualcosa di straordinario. Intatte, restaurate e ben conservate si trovano proprio in centro.


Le frazioni del Comune, Fighille, Pistrino, ad esempio, sono state ristrutturate nel corso degli anni e offrono diversi spunti e diverse occasioni per scoprire la zona interessata. Il Santuario di Petriolo, ad esempio (appena entrate avrete una visione di una pavimentazione a svastica), la cava di creta... e tantissimi luoghi ove pranzare provando piatti esclusivi della cucina Umbra.


Come si vede dall'immagine sopra, Citerna, in provincia di Perugia, è circondata dal verde. Il Museo di Fighille, che ogni anno ospita una rassegna di opere d'arte famosa nel mondo (prima domenica di Ottobre... vi consiglio la visita al Museo) ecco che ci porta nel passato, infatti era la vecchia Dogana Pontificia. La Pro Loco di Fighille organizza diversi eventi e diverse manifestazioni durante l'anno e vi consiglio di contattarla se volete essere aggiornati su tutto quello che la zona può offrire.


Insignito del logo "Borghi più Belli d'Italia" Citerna offre al turista anche la cultura di spettacoli organizzati all'interno del proprio teatro (Uno dei più piccoli d'Italia), il Teatro Bontempelli che offre una rassegna di spettacoli durante la stagione estiva che coinvolgono non solo la cittadinanza, ma anche i turisti che da sempre affollano questo borgo.

Il teatro è da vedere, un gioiellino restaurato in maniera eccellente a cura dell'Amministrazione Comunale che, in onestà, ho avuto l'onore di apprezzare nel tempo per l'impegno profuso nel mantenimento e nel restauro e, soprattutto, nella conservazione di questo luogo incantato.

Che dire, dunque... Un fine settimana all'insegna della cultura, del buon vivere e della natura.

Citerna, uno dei borghi più belli d'Italia.

Ah... dimenticavo... il Belvedere è straordinario... andateci, poi mi saprete dire.